31 gennaio 2013

chiedere aiuto

Perché ci costa così tanta fatica chiedere aiuto a qualcuno?
È un problema di orgoglio? Vogliamo mostrare che sappiamo cavarcela da soli?
Non capisco perché noi adulti dotati di raziocinio siamo sempre portati a porgere il nostro aiuto a qualcuno, ma tentenniamo quando dell'aiuto ne abbiamo bisogno noi.

Forse è un po' complice la società moderna, che ci vorrebbe tutti supereroi. Non escludo che parte della responsabilità sia anche di questa città, Milano, che congela i rapporti tra le persone e li riduce ad un mero scambio, per cui se tu fai un favore a qualcuno poi puoi abrogarti il diritto di chiederne uno in cambio. Ma qua forse ci addentriamo in un tema parallelo, che è quello della gratuità.

La vecchia pubblicità che recitava "l'uomo che non deve chiedere mai" ci fa sorridere per cotanto machismo ultra esibito, ma tutto sommato, se pensiamo ai SUV o agli scooteroni non mi sembra che la mania del machismo sia passata. Ma a essere colpita dalla sindrome del non chiedere aiuto è anche mia moglie, quindi devo escludere che sia questa la motivazione.

Più probabilmente abbiamo solo paura di mostrarci deboli. Chiedere aiuto tutto sommato vuol dire che abbiamo bisogno degli altri, di un tessuto sociale che ci accolga e che ci dia sostegno. Personalmente non ci trovo niente di male in tutto questo, anzi. E allora? Cosa aspettiamo a bussare alla porta del nostro vicino e aprire il dialogo? E non solo per dire "se hai bisogno, io ci sono", bensì per manifestare tutta la nostra incapacità di sopportare tutte le difficoltà cui la nostra vita quotidiana ci sottopone e chiedere apertamente "ho bisogno di sapere che sei al mio fianco".


3 commenti:

zesitian ha detto...

c'è qualcosa che mi sfugge, ma alla tua riflessione, che condivido, dovrei rispondere con un lungo post. troppo complicato farlo ora, ma lo farò.

dria ha detto...

Io direi che un altro motivo è che chiedere aiuto vuol dire (ri)mettersi in gioco, rivedere le proprie certezze e convinzioni, e questo naturalmente non è facile.
Oltre questo, "aprire" a qualcuno vuol dire metterlo in condizione di invadere la nostra sfera privata, e questo è ancora meno facile.

zesitian ha detto...

ecco, più o meno: http://zesitian.blogspot.it/2013/02/questo-piu-o-meno-quel-che-penso-del.html